Dopo due giorni di black out da internet, eccoci di nuovo… Moin Moin a voi tutti!
Amburgo è una città fenomenale, sicuramente la preferita dai gabbiani che possono scegliere tra un ricco menù di pesce di fiume, lago o mare, tutti presenti in città. Proprio a causa di questa complicata topografia, abbiamo deciso di iniziare la nostra esplorazione urbana utilizzando la metro … per ben due fermate (lo ammettiamo, ci siamo sentiti un po’ dei pigroni)!
La nostra prima tappa è stata il Rathaus all’interno del quale non hanno mancato di ricordarci più volte come questo avesse più stanze di Buckingam Palace. E sempre a proposito di record, sembra che in questi luoghi vadano piuttosto orgogliosi del fatto di avere più ponti che a Venezia. Sul punto non abbiamo indagato, anche perché avrebbe comportato un ulteriore sforzo di membra e cervelli.
Subito dopo abbiamo puntato alla “città dei magazzini” ovvero la SPEICHERSTADT per gli amanti del tedesco. La cosa sorprendente in questo luogo è che è il miglior posto in Europa in cui poter comprare … un bel tappeto persiano! E pensare che dove oggi sono conservati oltre due milioni di tappeti pronti ad essere venduti, un tempo vi era un meraviglioso odorino di … aringhe!
Il calar della sera ci ha colti nella zona portuale (per chi conosce la città ed è un po’ maliziosetto… non eravamo nel quartiere a luci rosse) concentrati in una importante missione: riusciremo ad andare a far pipì senza pagare l’obolo dei 50 centesimi divenuto ormai una costante in questo nostro viaggio attraverso la Germania settentrionale? Grazie all’aiuto delle forze alleate, questa volta sotto forma di un Hard Rock Cafè, ce l’abbiamo fatta. A quel punto ci siamo goduti più liberamente il grande spettacolo delle navi che entravano in porto e dei “barchini” che facevano la spola con l’altra ansa del porto per trasportare a teatro gli avventori del musical “Der Konig der Lowen!”.
Il giorno dopo è iniziato con una crisi di coscienza: abbiamo deciso di costeggiare a piedi i due laghi che bagnano il centro di Amburgo, ma mentre ci sentivamo molto orgogliosi per questa scelta salutare venivamo più e più volte superati da allegri corridori – delle età più disparate – impegnati nei loro allenamenti. Non c’è proprio nulla da fare gli amici tedeschi sono proprio delle macchine da sport!
Certo è che sanno divertirsi anche in altri modi. La riprova è la manifestazione (autorganizzata e senza alcuno sponsor) cui abbiamo assistito: la cena in bianco! Ovvero alcune migliaia di Amburghesi che interamente vestiti di bianco, armati di sedie e tavolini allestivano un mega pici-nic sulle rive dell’Elba per festeggiare…. Per festeggiare??? Per festeggiare??? Assolutamente niente! La risposta che abbiamo ottenuto è stata infatti “ non festeggiamo nulla, soltanto mangiamo e beviamo qualcosa tutti in insieme!”
La mattina successiva sveglia alle 6.00 del mattino e tutti pronti ad andare al mercato del pesce per vedere le meraviglie che si pescano nel lussureggiante mar del nord. O almeno, questo è quanto credevamo. Infatti entrati nel padiglione del FISCH MARKT ci ritroviamo in piena festa della birra, con tanto di sfida tra rock band, patatine fritte e panini con le aringhe come se piovesse!!! Alle 7.30… del mattino.
In realtà, attratti da lancinanti urla “DREIZHEN, DREIZHEN, ZWANZIG, ZWANZIG”, alla fine abbiamo trovato qualcuno che vendesse il pesce ed è stata per noi una lezione di vita. Ci siamo accorti, dopo una approfondita osservazione che aveva trovato una scenica modalità di vendita (a pseduo asta) che gli consente di fatturare circa 50 euro al minuto. Si, avete letto bene, 50 euro al minuto. Noi eravamo talmente tanto allibiti che abbiamo provato ad immortalare la scienza per rendervene partecipi.
E con questo è tutto, ci si risente dall’isola di Sylt!
PS – Ma “moin moin” cosa significa? Dopo svariate ricerche abbiamo scoperto che è un allegro e cordiale saluto diffuso presso le città facenti parte … della lega ANSEATICA!
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