Sulle tracce di Andersen

Sveglia presto, perché oggi è il centenario della Sirenetta!!!

Il 23 agosto del 1913 veniva infatti posata la splendida scultura che ritrae il personaggio più famoso della favole di Andersen, oggi divenuta anche il simbolo di questa città, voluta e commissionata dal re della birra, Carl Jacobsen, ovvero Mr Carlsberg!!!

Dopo una breve tappa a Nyhavn, e al negozio di souvenir di Andersen, ci siamo diretti verso la Rådhuspladsen, alla ricerca della statua del famoso scrittore.

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Non sono mancate delle soste. La prima presso una splendida fontana della “Carità” in cui l’acqua sgorga dalle tette della Madonna e dal pisellino del Bambino (nell’Ottocento in epoca puritana, i tre fori furono addirittura tappati).

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La seconda deviazione è stata nel quartiere latino, dove ci siamo imbattuti in esseri interamente tatuati, con enormi dilatatori ai lobi delle orecchie e con degli innesti di palline di silicone sulla fronte… Chissà Christian, se li avesse visti, che storie fantastiche avrebbe potuto inventare. Rientrando quindi sulla via maestra ci siamo imbattuti in un bel negozio Lego e in un altro paio di negozi di giocattoli, la cui insegna sfrutta l’immagine del famoso soldatino di piombo.

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Al Rådhus abbiamo trovato un bellissimo orologio con un sacco di meccanismi superfotogenici al suo interno che segnerà con precisione assoluta l’ora per i prossimi…570 mila anni, circa…

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Accanto al Rådhus abbiamo scoperto, divertiti, che la statua di Andersen è rivolta verso i Giardini di Tivoli, come attratta dalle urla e dagli schiamazzi dei ragazzini che si divertono nel più famoso parco giochi danese.

La sera, dopo una rapida cena, ci siamo recati all’appuntamento con la protagonista di questa giornata, la Sirenetta, con altissime aspettative sugli “SPLENDID FIREWORKS” promessi in occasione del suo centesimo compleanno.

Si vede che a Copenhagen bastano 8 minuti e 30 secondi (comprese le pause) per rendere splendid dei tristissimi fuochi di artificio.

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Ci siamo consolati ad osservare la luna salire lenta tra le ciminiere delle sponda opposta del porto e lo spettacolo dell’Opera sospesa sull’acqua, con un’ampia vetrata curva che ricorda la prua di una nave.

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P.S. Lo sapevate che sia il brutto anatroccolo che il soldatino di piombo sono storie autobiografiche?  H.C.Andersen era infatti particolarmente brutto e poi innamoratosi della prima ballerina dell’opera tentò la fortuna nella danza. Fallì miseramente nell’impresa ma trasse spunto per scrivere due storie a lieto fine.

P.P.S. E lo sapevate che la Sirenetta originale, non riesce affatto a coronare il suo sogno d’amore e sposare il principe e, priva del suo bel canto, barattato con due gambe umane, muore all’alba del giorno in cui il suo amato sposa un’altra donna? Meno male che lo zio Walt le ha restituito la voce e a noi tutti il sogno di una storia immortale, in cui tutti vissero felici e contenti.

1 Comment

  • Ancora più a nord – Polpette d'Orso 30/06/2018 at 09:25

    […] E sempre in tema di statue, in una galleria ne scoviamo un paio interessanti tra cui una sirenetta di Edvard Eriksen: sì, lo stesso di Copenaghen! […]

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