Per appena 5 milioni e mezzo di abitanti la Danimarca vanta alcune centinaia di musei… Quindi è quantomeno doveroso cercare di vederne qualcuno!
La nostra prima scelta è stata il Louisiana Museum of Modern Art a Humlebaek, piccolo centro a soli 30 min da Copenhagen.
Bellissimo, struttura moderna con una discreta collezione permanente e uno splendido giardino a picco sul mare che fa da palcoscenico a moltissime sculture di artisti moderni e contemporanei.
La cosa forse più interessante è stato l’aver trovato una mostra temporanea su Yoko Ono!
Abbiamo provato ad accantonare un po’ i nostri pregiudizi su questa artista “a tutto tondo” e ci siamo goduti le sue installazioni e le sue opere… La sua lunga storia di paladina della pace nel mondo, che mise zizzania tra i baronetti di Liverpool…
Bellissimi i cocci di piatti rotti e le boccette di acqua con su i nomi di uomini e donne famosi, la didascalia diceva: siamo tutti fatti della stessa sostanza, l’acqua, in recipienti differenti… A noi sono sembrati identici anche i vasetti…
La sua arte eterea, evanescente… Cosi fluida e impalpabile da non sembrare neanche arte… E poi la stanza dedicata alla “sua” musica…
Ma anche la sua danza così concettuale!!!
Antonio con grossi sforzi ha cercato di misurarsi con lei!!!
In realtà anche un altro artista danzante ha scatenato in Antonio il desiderio di agitare le sue stanche membra!!!
Bellissima invece l’installazione di un’altra giapponese Yayoi Kusama – Brilliance of life… Una scatatola magica fatta di specchi e lampadine colorate!!! Ci siamo divertiti un sacco a tentare di ritrarci al suoi interno!!!
La sera al rientro a Copenhagen siamo andati a giardini di Tivoli per assaporare l’aria magica che tanto incantò Walt Disney in uno dei suoi numerosi viaggi in Europa e da cui trasse spunto per il suo primo, fantastico, parco giochi di Los Angeles – Cal.
E alle 23.45 la magia dei fuochi d’artificio, che mettono sempre d’accordo tutti, adulti e bambini.
Il giorno dopo, perché di arte non si è mai sazi, siamo accorsi alla Ny Carlsberg Glyptotec, una cospicua collezione di sculture e statue di ogni periodo storico voluta dal figlio di mr Jacobsen, che vide in essa un’astutissima operazione di marketing oltre che altissime finalità filantropiche.
L’intero museo si sviluppa attorno ad uno splendido giardino d’inverno, coperto da una cupola di vetro e rigoglioso di palme e statue, in cui ci siamo goduti un ottimo e frugale pranzo a base di smørrebrød, la specialità qui in Danimarca, attraenti panini aperti.
Il nostro era composto di pomodori secchi, salmone e pesto!!! Insomma una cosa molto mediterranea… Perché non si può smettere di esserlo… Neanche a oltre 1400 km da casa, neanche con il cielo così basso e delle nuvole così spettacolari.
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