Adocchiate la sera prima, in una Patisserie vicino all’Hotel a Saint Malo, delle torte a sei piani ci alziamo di buon ora per iniziare la giornata all’insegna del gusto.
Che delusione scoprire che la pasticceria avrebbe aperto solo dopo qualche ora!!!
Ci avviamo sull’autostrada, con nello stomaco un semplice café allongé et un pain aux chocolat (oramai le cose basilari della lingua le sappiamo dire, anche se sempre con discreta insicurezza), e sotto una pioggia incessante raggiungiamo Saint Pierre sur Dives attratti da un tanto decantato mercato dei formaggi. Purtroppo del mercato non c’è traccia e quasi sconfitti deviamo verso Livarot.
Neanche entrati nel paese fiutiamo la presenza de LE VILLAGE FROMAGER e ci catapultiamo li.
Emozione pura, un caseificio in cui si producono i FANTASTICI QUATTRO: il Ponte l’Evêque, il Livarot, il Camembert e il Neufchâtel.
Dopo aver visto le fasi della produzione arriviamo alla tanto attesa degustazione… Una vera goduria…. Siamo usciti di li con un paio di kg di formaggio da importazione. Rinfrancati finalmente e con il morale alto ci dirigiamo verso l’abbazia di Jumièges, prima di raggiungerla però, improvvisamente il navigatore satellitare ci ordina in maniera perentoria di salire sul traghetto!!!
CHE TRAGHETTO?!?!
Ecco che appare davanti a noi la Senna e la cattedrale dall’altro lato, mentre un traghettatore ci fa segno di muoverci a salire che sta per partire.Fortuna che c’è Antonio alla guida che sempre sprezzante del pericolo da buon isolano si avvia sulla rampa con decisione, forse pregustando un arancino.
Raggiunta la cattedrale ci lasciamo affascinare dalle sue torri di 46 metri alte verso il cielo che va colorandosi velocemente d’azzurro e rivediamo ancora una volta le gesta di Guglielmo il Conquistatore, che volle questa abbazia nel 1020, sempre lui.
[…] era ripensare al caseificio visitato a Livarot quest’estate… E ovvio sottolineare che si tratta di prodotti e processi produttivi […]