Dopo 2 settimane di cielo lattiginoso, umidità e precoci anticipazioni d’autunno venerdì sera ci siamo spinti molto a sud per un ultimo guizzo d’estate: Napoli e i tuoi babà… arriviamo!
Sabato, dopo un’abbondante colazione, abbiamo iniziato la giornata con uno splendido selfie a Palazzo Zevallos Stigliano in compagnia di Caravaggio e della nostra nuova amica … la mazzarella (di cui, prima o poi, parleremo diffusamente): niente da dire siamo proprio belli!
Nel pomeriggio un salto al Cimitero delle Fontanelle nel cuore del Rione Sanità, dove il simpatico custode ci ha invitato ad andarcene perché, dato che mancava circa un’ora alla chiusura, lui “non poteva mica stare ad aspettare che noi facessimo il giro!”. Tuttavia, con una certa discrezione, siamo riusciti comunque a fare una rapida ricognizione tra quelle “capuzzielle” che per così tanto tempo sono state un oggetto di culto tra il sacro e il profano.
Naturalmente non ci siamo fatti mancare gli elementi più tipici del folclore partenopeo. E tra un San Gennaro colorato e una ormai classica statuetta da presepe con Berlusconi, ecco spuntare un attualissimo sindaco di Napoli sospeso. Certo che a S. Gregorio Armeno sono davvero rapidissimi a trasformare gli ultimi fatti di cronaca in delle splendide statuette.
Considerato che di cultura e di folclore ne avevamo abbastanza, siamo andati a cena a Baia, una frazione di Bacoli, in quel lembo di terra che si protende verso le isole di Procida e Ischia.
La temperatura mite ci ha regalato una serata incantevole in riva al mare, mentre a tavola gustavamo spaghetti con i ricci, polpo alla Luciana, baccalà con bottarga e friarielli…
La mattina dopo sembrava una qualunque domenica mattina d’estate e allora perché non fare un salto sul Lungomare di Granatelllo a Portici ad ammirare il golfo di Napoli, le barche dei pescatori attraccate nel piccolo porticciolo, i tuffi quasi acrobatici dei ragazzini… e sentire ancora la piacevole sensazione del sole e dello iodio sulla pelle.
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