Francis Ford Coppola è stato qui

Qualche giorno prima di partire per le ferie, nella calura estiva di una città quasi deserta, abbiamo rivisto per l’ennesima volta l’intera saga cinematografica de “Il padrino”.
L’occasione poi, di una settimana in provincia di Messina era troppo ghiotta per lasciarsi sfuggire l’opportunità di andare a vedere dal vivo i luoghi dove sono state girate alcune delle scene più famose di questi film.

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Infatti sebbene le vicende narrate si rifacciano a Corleone, le scene siciliane sono state girate in due paesini arroccati sulla costa ionica, che negli anni 70 si presentavano più autentiche e fedeli all’ambientazione dei film. La prima tappa è Savoca, paesino nel quale è presente e tuttora attivo il Bar Vitelli, quello in cui un giovane Al Pacino chiede la mano della bellissima Apollonia al papà, proprietario del locale.

A pochi passi di distanza c’è poi la chiesa di Santa Lucia, quella in cui si svolge il matrimonio. L’interno della chiesa, non presente nel film, non è nulla di che, ma, data la Santa cui la chiesa è consacrata, non possono mancare i particolari ex voto oculari.

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Savoca non è solo “Il Padrino”, ma è anche nota per delle chiese barocche e per la cripta dei cappuccini in cui sono esposte le salme imbalsamate dei notabili del paese del XVIII e XIX secolo. Spettacolo tra il macabro e il religioso, mistico e comunque in ogni caso impressionante.

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La tappa seguente è Forza d’Agrò, altro paesino, distante solo una ventina di tornanti, in cui è presente un’altra iconica location del film che non possiamo lasciarci sfuggire. Così come imperdibile è il panorama che si può ammirare da questo piccolo borgo.

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Quel mare sembrava chiamarci e allora siamo scesi in spiaggia a fare un bagno e a godere dello spettacolo della Calabria così vicina.

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