Poiché collocata a due passi dall’hotel, proprio nel centro della città, decidiamo di spendere parte dell’ultima giornata a visitare la sua Plaza de Toros.
La corrida in fondo è uno tra i più celebri e vistosi elementi del folclore spagnolo e la tauromachia uno degli spettacoli più antichi nel mondo mediterraneo.
Siamo fortunati e becchiamo l’allenamento di un giovane torero, mentre il suo maestro gli illustra i movimenti e le posture da tenere davanti all’animale nell’arena. Una scena, che agli occhi di profani come noi, può sembrare un po’ buffa e ridicola, ma di certo molto particolare. Quante altre volte nella vita ci capiterà di vedere ad un metro di distanza l’espressione che un torero deve fare al toro per intimidirlo?
Poi un giro in centro per recuperare gli ultimi souvenir e per una “batida de coco con tapioca” avvistata fin dal primo giorno davanti alla cattedrale. Impossibile non ricordare cosa è successo l’ultima volta in cui ci siamo imbattuti nella tapioca.
Un giro al Museo delle Ceramiche, tanto raccomandato da tutte le guide turistiche, che ci lascia un po’ l’amaro in bocca, e siamo pronti a partire per rientrare a Milano, mesti come tutte le volte che finisce un viaggio.
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