Il cielo, finalmente tornato azzurro, sembra promettere bene, quindi ci avviamo lungo l’East Side Gallery e poi da lì, passando per il Kreuzberg, fino al Checkpoint Charlie.
La città si mostra in tutta la sua incredibile bellezza: le decine di gru sempre in movimento sottolineano la sua dinamicità, i locali da rave party, che alle 11.00 di lunedì mattina rimbombano ancora di musica techno, ricordano la sua instancabile vita notturna, i molteplici murales, accanto ad edifici ristrutturati che coniugano perfettamente il vecchio mattone rosso con il nuovo dei vetri e delle strutture in acciaio, esprimono la sua eterogeneità, uno scorcio oltre il Muro lascia intravedere la semplice bellezza di alberi in fiore lungo la Spree.
È impossibile non amare questa città.
Il lungo peregrinare ad occhi sgranati ci porta, affamati davanti al Museo del Currywürst.
Perché Berlino è anche questo: mostre ed esposizioni su qualsiasi cosa, anche la più semplice e insieme la più divertente.
Il giorno dopo, è purtroppo di nuovo grigio e umido. In attesa che la pioggia ci dia una tregua, la casa di Bertold Brecht, a pochi passi dall’hotel, è la nostra prima tappa.
Tocca il cuore vedere le stanze in cui sono state scritte opere memorabili, imprescindibili per la storia del teatro moderno.
È emozionante intravedere dalla finestra, da cui lui amava sporgersi, le lapidi di Hegel e Schinkel, e poi passeggiare nel cimitero in cui egli stesso fu sepolto.
Il pomeriggio prima di ripartire per Milano c’è ancora tempo per visitare il Memoriale del Muro e il Centro di Documentazione in Bernauer Strasse, una delle strade, suo malgrado, simbolo della divisione di Berlino. Ripercorriamo passo dopo passo i 28 anni di storia che hanno segnato irreparabilmente questa città, ma che l’hanno resa anche quella splendida capitale mitteleuropea, dal fascino magnetico, così come appare oggi ai nostri occhi.
Il TOP della cultura del WE!!! Curry würst museum TOP TOP TOP
si infatti, il giorno in cui siamo andati a vedere la casa di Brecht era già martedì 😛
Quante emozioni!
E io custodisco una fotosequenza in cui si vede Antonino vincere al videojocarello del CURRYWURST!