Perché amiamo questa città

Il cielo, finalmente tornato azzurro, sembra promettere bene, quindi ci avviamo lungo l’East Side Gallery e poi da lì, passando per il Kreuzberg, fino al Checkpoint Charlie.

La città si mostra in tutta la sua incredibile bellezza: le decine di gru sempre in movimento sottolineano la sua dinamicità, i locali da rave party, che alle 11.00 di lunedì mattina rimbombano ancora di musica techno, ricordano la sua instancabile vita notturna, i molteplici murales, accanto ad edifici ristrutturati che coniugano perfettamente il vecchio mattone rosso con il nuovo dei vetri e delle strutture in acciaio, esprimono la sua eterogeneità, uno scorcio oltre il Muro lascia intravedere la semplice bellezza di alberi in fiore lungo la Spree.

È impossibile non amare questa città.
Il lungo peregrinare ad occhi sgranati ci porta, affamati davanti al Museo del Currywürst.
Perché Berlino è anche questo: mostre ed esposizioni su qualsiasi cosa, anche la più semplice e insieme la più divertente.

Il giorno dopo, è purtroppo di nuovo grigio e umido. In attesa che la pioggia ci dia una tregua, la casa di Bertold Brecht, a pochi passi dall’hotel, è la nostra prima tappa.
Tocca il cuore vedere le stanze in cui sono state scritte opere memorabili, imprescindibili per la storia del teatro moderno.
È emozionante intravedere dalla finestra, da cui lui amava sporgersi, le lapidi di Hegel e Schinkel, e poi passeggiare nel cimitero in cui egli stesso fu sepolto.

Il pomeriggio prima di ripartire per Milano c’è ancora tempo per visitare il Memoriale del Muro e il Centro di Documentazione in Bernauer Strasse, una delle strade, suo malgrado, simbolo della divisione di Berlino. Ripercorriamo passo dopo passo i 28 anni di storia che hanno segnato irreparabilmente questa città, ma che l’hanno resa anche quella splendida capitale mitteleuropea, dal fascino magnetico, così come appare oggi ai nostri occhi.

4 Comments

  • Laura 03/05/2017 at 20:56

    Il TOP della cultura del WE!!! Curry würst museum TOP TOP TOP

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    • paola 07/05/2017 at 15:11

      si infatti, il giorno in cui siamo andati a vedere la casa di Brecht era già martedì 😛

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      • Antonio 11/05/2017 at 09:02

        Quante emozioni!

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  • Patatino 03/05/2017 at 20:56

    E io custodisco una fotosequenza in cui si vede Antonino vincere al videojocarello del CURRYWURST!

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