C’era ancora un cielo lattiginoso stamattina quando siamo entrati nel castello più famoso del Giappone, quello soprannominato Airone Bianco, perché con i suoi tetti spioventi sembra librarsi come un elegante uccello ad ali spiegate.
Stavamo quasi per rinunciare a scattare una foto decente quando al termine del giro un alito di vento ha spazzato via i nuvoloni e il profilo del castello è emerso chiaro ed elegante.
Dopo un pranzo frugale a base di soba, una funicolare sospesa nel verde ci porta nei pressi del Tempio Engyo-ji, uno dei principali luoghi di culto del buddhismo Tendai (che poi cosa voglia dire tendai per noi profani?!? forse solo Non-Zen); celebre comunque perché vi sono stati girati diversi film, e perfino alcune scene del noto polpettone hollywoodiano “L’ultimo Samurai”, con Tom Cruise.
La natura nei pressi del tempio è bellissima ed acquisisce ancora più fascino grazie alla moltitudine di statue, altari, lapidi votive sparse per tutto il bosco e agli innumerevoli Jizo protettori dei pellegrini e dei bambini.
Rientrati a Osaka ci è rimasto giusto il tempo per comprare il World Heritage Ticket per Koyasan e una cena a Dotombori a base di yakitori assortiti e a sorpresa, tra mille insegne e lucine colorate.
Voglio anche io un purpo gigante… Magari sul letto!