Tra luci e ombre

Nel nostro secondo giorno a Budapest il partito della cultura è tornato a far sentire la sua voce. Quindi poche ciance e gambe in spalla.

Abbiamo appreso che la sinagoga di Budapest è molto particolare, per le dimensioni, è infatti la più grande in Europa, e, in quanto neolog, per la struttura simile a quella di una chiesa cristiana cattolica, con navate e abside, ma pur sempre con la parte, al piano superiore, riservata alle donne, così da non distrarre gli uomini intenti in preghiera.

La visita guidata è quanto mai utile per comprendere i caratteri distintivi di questo luogo di culto e gli interessanti spunti di approfondimento sulla storia della comunità ebraica ungherese e sul ghetto di Budapest sono il modo migliore per approcciare poi alla Casa del Terrore.

Un posto incredibile quanto inquietante che ricostruisce per temi e in maniera cronologica il passaggio dell’Ungheria da alleata dei nazi-fascisti a nazione del blocco sovietico passando attraverso una doppia occupazione, dei tedeschi prima e dei russi poi, e la sua totale distruzione.

Nel museo i vari ambienti sono ricostruiti per incutere un’ansia opprimente, la mostra è cruenta, spietata, corredata di filmati, luci e musiche angoscianti, un vero pugno allo stomaco, come certa letteratura di matrice tutta ungherese. Sarà un carattere distintivo di questa parte di Mitteleuropa? Troppo scarse sono le nostre conoscenze in materia, serviranno degli approfondimenti, senz’altro.

Quando riemergiamo dal seminterrato in cui sono ricostruitile fedelmente le celle di detenzione e tortura dell’ÁVO (la polizia segreta ungherese, molto simile alla Stasi per origine e cultura) il sole è per fortuna riapparso e sembra sorriderci.

Un pranzo/merenda a base di hummus e corriamo a vedere la destra santa del re e santo Stefano. Una reliquia non può mancare in nessuna capitale cristiana europea che si rispetti.

E per scrollarci definitivamente di dosso l’atmosfera cupa della Casa del Terrore decidiamo di concederci una fetta di torta nella pasticceria più bella del mondo, sfavillante di luci e cristalli, lussuosissima nei suoi stucchi e velluti: il New York Cafè.

 

3 Comments

  • Laura 27/09/2017 at 22:32

    Aaaaaaah i caffè di Budapest…. aaaaah le torte🤤

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    • Paola & Antonio 30/09/2017 at 00:58

      E nel prossimo post c’è anche una tua passione culinaria!

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  • Patatino 13/01/2018 at 13:06

    Museo del terrore.. estremamente affascinante!

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