Ieri sera finalmente, dopo mesi di inattività, abbiamo raggiunto Francoforte, la città più vicina a Mannheim, nonché la tappa di inizio della Burgenstrasse, strada a tema che si snoda da ovest verso est, fino a Praga.
Erano anni che meditavamo questo giro, e finalmente eccoci, su questo itinerario ricco di storia e tradizioni, tra un castello e un palazzo, a zonzo tra il Medioevo e il Barocco, in compagnia di imperatori, principi e cavalieri.
Dopo aver ritirato l’auto a noleggio ci dirigiamo verso sud, nel Baden-Wuttember alla volta del palazzo di Mannhein.
L’esterno rosso, del colore della pietra del Neckar, contrasta con il bianchissimo interno… Tanto che Antonio ha un déjà vu, per un attimo crede di essere tornato nella Weiss(würst)Kirche della Romantische Strasse percorsa molti anni prima, ma la struttura a 2 ali simmetriche e le stanze che si aprono una dietro l’altra a partire dalla sala d’ingresso principale lo riporta in un palazzo barocco, in perfetto stile Versailles, che tanto detesta. In più questo posto è tutto ricostruito dopo la guerra, non è rimasto nulla di originale, è tutto un fake. Non ha neanche la stanza delle porcellane cinesi.
Un giro veloce per la cittadina a pianta quadrata, dove non ci sono nomi per le strade, e gli isolati sono identificati da numeri e lettere, come in una battaglia navale e ripartiamo per Heidelberg piccolissima cittadina adagiata sul Neckar con uno splendido castello che le fa da contraltare.
Sembra quasi, a vederlo dal basso, una Meteora in Tessaglia, isolato e sovrastante. Non è mai stato restaurato per intero, le sue finestre sono vuote sul cielo e le sue torri restano in piedi a metà. È diventato il simbolo del Romanticismo Tedesco. Si narra che perfino Goethe era affascinato da questi ruderi.
All’interno del castello, oltre al museo della Farmacia, due enormi botti… a ricordarci che in questa regione fanno anche il vino oltre che la birra. A tal proposito Mark Twain diceva che, per quanto se ne vantino, lo si distingue dall’aceto solo per l’etichetta.
Per non sbagliare, la cena è in una tradizionale birreria, in cui possiamo gustare anche degli ottimi asparagi tipici di questa regione.
Bello, con qualche chicca da sekkia chiaramente voluta da Antonio… 😉 Gli asparagi vincono!!!!
Il palazzo di Mannhein è un fake..come il Fuji-saaaaaaaaan!
PS: ma che bella patatonaaaa!
Questo è un tipo di fake diverso…..