Sono pochissimi i posti nel mondo in cui non si rimpiange il fatto che la natura abbia ceduto il posto alla città. Sono ancor meno quelli in cui, la sublime bellezza dei monumenti cancella l’immagine di foreste vergini, fiumi incontaminati e verdi vallate. E questo accade quasi sempre in Toscana.
A Firenze si respira grandezza, purezza, gusto, bellezza. Osservare la cupola del Brunelleschi dà una misura del genio dell’uomo e aiuta a guardare al mondo con gli occhi dei maestri.
Ma siamo venuti fin qui soprattutto per ascoltare i GUNS N’ ROSES e per godere di una serata di puro rock.
La compagnia è più che piacevole e finiamo per tirare fino alle 3 di mattina in un beergarden appena fuori dall’ippodromo del Visarno.
Sabato mattina è il giorno giusto per esaudire uno dei tanti desideri di Antonio: salire sulla torre pendente più famosa del mondo.
Pisa ci regala una giornata splendida e la sua Piazza dei Miracoli, seppur gremita di turisti intenti a sorreggere la torre e far altre cose strane, è un prodigio di bellezza e autentica umanità.
Non ci si stanca di osservarla da tutte le prospettive possibili, ora anche dalle mura, riaperte al pubblico da qualche mese.
Rientrati a Firenze, in tempo per osservare l’Arno tingersi dei toni dorati del tramonto, ci dirigiamo spavaldi all’osteria in cui abbiamo prenotato una cenetta leggera a base di carne.
Domenica, nel vano tentativo di smaltire almeno un decimo della cena ingurgitata la sera prima, ci arrampichiamo, incuranti del sole allo zenith, fin sul piazzale Michelangelo, per osservare ancora l’indiscutibile bellezza di questa città.
Da lì la una riproduzione del David domina il panorama sottostante e sembra quasi suggerire che la città sia stata creata da Dio Onnipotente, ma su disegno del geniale architetto Buonarroti.
E chissà che qualcuno colpito da tanta perfezione scultorea non cerchi, invano, di trarne ispirazione.
Ci ho messo un po’ a capire la quarta foto…😂BELLISSIME LE FOTO DI PISA