L’aver completamente sbagliato zona in cui cercare il Munch Museet è stato comunque ripagato da una borsa con orsetti (quegli stessi volanti che ci hanno accolto in città ieri) e dei CD rarità acquistati in uno snobbissimo negozio di musica del centro.
Quando finalmente raggiungiamo il museo ci accorgiamo subito di essere davanti a un bellissimo allestimento, non tanto per la numerosità quanto per la qualità delle opere esposte.
Ci perdiamo per un po’ nell’espressività dei volti ritratti e nei colori vivi e scarnificati delle tele.
Dopo una piacevole pausa al sole per un panino ripartiamo alla volta del Fram Meseet sulla penisola di Bygdøy. Sbagliamo ancora una volta direzione, sarà per il sole che non tramonta mai, sarà per la luce che sembra sempre uguale, sarà per le ombre quasi sempre lunghe. Riusciamo comunque ad arrivare al Museo sulla sponda opposta del fiordo, salire sulla Fram e immergerci in questo mondo di esploratori, marinai, scienziati ed eccezionali ingegneri.
Estasiati dalle imprese di un pugno di uomini che scoprì tante tra le teorie su cui ancora oggi si basa la scienza moderna decidiamo di affrontare il fiordo, tutto, a piedi, fino al capo opposto.
Il percorso è splendido, le insenature regalano scorci incredibili e i nostri occhi si riempiono di blu.
E anche il porto, con i suoi paranchi e i ragazzini che si esibiscono in impennate davanti allo yacht reale contribuiscono a rendere questa passeggiata memorabile.
Ci concediamo una pausa nel chiosco in cui le barche si riforniscono di benzina: una birra e un pacchetto di patatine davanti al mare non hanno prezzo alcuno.
La sera ceniamo stanchi e impolverati in uno dei locali di Tjuvholmen, scegliendo accuratamente uno in cui non badino molto al nostro look, perché dopo oltre 6 km a piedi non abbiamo proprio un aspetto fresco e riposato.
Ci resta comunque ancora il tempo per esplorare la zona dei grattacieli dietro il Teatro dell’Opera e per guardare il cielo ad est, oltre la collina di Ekeberg, tingersi dei colori dell’alba e riflettersi rosa sul fiordo.
P.S.: L’enorme edificio sulla sinistra nella foto sopra è il futuro Museo Munch che sarà pronto nel 2020.
Ma che luce magnifica… e non si può neanche urlare “fa cald’ , spallacc’”
[…] quelle per il mitico passaggio a Nord-Ovest, e la conquista del Polo Nord effettuata con la Fram (Avanti in norvegese), la nave del XIX secolo, modellata sulla forma di un guscio di noce, dotata […]