In bici al lago lungo il fiume

Stamattina senza indugio puntiamo dritti alla Galleria Nazionale per ammirare altri quadri di Munch. Restiamo abbastanza delusi nello scoprire che si tratta di una sola sala, il cui ingresso è addirittura contingentato, e che, escluso l’URLO, le altre opere esposte sono versioni molto simili a quelle già viste il giorno prima al Munch Museet.

Frotte di chiassosi occhi a mandorla si accalcano davanti all’unico quadro di cui sia giunta loro notizia fino in Cina e tentano le pose più incredibili pur di immortalare un loro istante davanti all’Urlo o in un selfie davanti a Madonna.

Ci divertiamo ad osservare le scene più assurde, compresi turisti stremati intenti a massaggiarsi i piedi; poi ci spostiamo nella sala degli impressionisti francesi e rimaniamo incantati davanti alle stesse persone che cercano ora di imitare il PENSATORE di Rodin o al più di farsi una foto in sua compagnia con occhiali da sole ed espressione acuta.

È ora di pranzo, ma decidiamo di andare prima a noleggiare delle biciclette per un giro pomeridiano: perché qui le giornate sono lunghe e fatte per sudare.

Partiamo dalla città con l’intenzione di percorrere il corso dell’Akerselva fino al Maridalsvannet da cui nasce.

L’impresa è ardua e in alcuni punti la salita è veramente irta, la strada è sterrata e impervia, ma ne vale la pena, fino in fondo.

Lungo il percorso ci imbattiamo nelle tipiche casette norvegesi, in numerose fabbriche, ora quasi tutte riconvertite in birrerie e locali di tendenza, in gente festosa che fa il bagno nelle anse del fiume, che si tuffa dagli alberi o da trampolini improvvisati, che prende il sole sui prati… Che si gode l’estate in città, come noi in Italia non sappiamo più fare da decenni oramai. È un pensiero che ci angustia ogni volta che usciamo dai confini nazionali: perché in Italia le estati in città sono così desolate?!?

Arriviamo al lago stremati. I lavori in corso sulla diga e la strada sovrastante ci occultano un po’ il panorama, ma siamo felicissimi.

Per fortuna la discesa è decisamente più veloce e facile.

Dopo una breve sosta in hotel le nostre stanche membra si trascinano ancora in un pub per una cena da lupi famelici.

4 Comments

  • goldenteo 02/07/2018 at 10:10

    dico solo una cosa…maledetti cinesi 😛

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    • Paola & Antonio 06/07/2018 at 19:29

      ci sarebbe da ridere se non fossero troppi!

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  • Laura 02/07/2018 at 22:54

    Cineseeeeeeeeeeee!

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    • Paola & Antonio 06/07/2018 at 19:30

      Altro che GIAPPONEEESEEEE!

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