Solo il jat lag e una notte insonne riescono a farci arrivare all’Annenberg Space for Photography in largo anticipo sull’orario di apertura.
Ma uno spiazzo assolato e deserto tra immensi palazzi nuovi di zecca è il modo migliore per rodare le nostre macchine fotografiche.
Dopo aver visitato la mostra “Not an ostrich” scegliamo, tra le mille possibilità: Hollywood e il suo marciapiede delle star.
È come lo ricordavamo: affollatissimo, costeggiato da negozi di souvenir, tutti autentici made in China, popolato dall’umanità più varia e insolita tra cui venditori abusivi di frutta esotica e hot dog, qualcuno che indossa i panni di personaggi famosi di film ancor più noti, e centinaia di turisti alla ricerca dello scatto migliore.
Alle 15.30 scade il parcheggio ed è un’ottima scusa per fuggire via. E allora perché non andare a vedere il cinema per davvero?!? Quello degli studi della Paramount, per esempio?!?
Inutile dire che sentire raccontare i trucchi del cinema è affascinante, ma allo stesso tempo dissacrante. Davanti ad un immenso spiazzo dipinto di blu scopriamo che oltre a servire da piscina per film di squali e di naufraghi è anche stato il set di “I dieci comandamenti” e che Charlton Heston, nei panni di Mosè, non divise le acque del Mar Rosso, ma solo quelle di un grande parcheggio a Los Angeles.
Il set che fu del Padrino ora è utilizzato per un talk show di grande successo negli States, e anche questo è abbastanza demoralizzante, e buona parte degli studi sono oggi sfruttati per la produzione di serie TV molto redditizie, da godere in streaming dal divano, con pop corn cotti nel microonde.
Resta comunque il mito di un posto che continua a realizzare sogni e a raccontare avventure incredibili.
La sera riusciamo a trovare un Deli, in perfetto stile newyorkese a Santa Monica, e osservando gli avventori del locale viene spontaneo immaginare le loro storie private, salvo poi scoprire, appena usciti dal locale, che sembrava di essere anche noi nel quadro Nighthawks di Hopper.
Vabbè ma anche Harry Potter non volava davvero su la scopa :-)… ah … Babbo Natale non esiste 😛
Hollywood fabbrica di sogni!