Ancora qualche ora a Los Angeles per passeggiare a Beverly Hills nella sua sfarzosa Rodeo Drive, pranzare al Farmer Market e zigzagare tra gli altissimi lampioni del Lacma.
Poi, acquistati la vaschetta di polistirolo e il ghiaccio ci incanaliamo in un perfetto traffic jam e ci avviamo verso il deserto di Joshua Tree, non del tutto pronti a lasciare El Pueblo de Nuestra Señora la Reina de Los Angeles de Porciúncula, o anche semplicemente la città degli angeli.
Le colline aride e costellate da pale eoliche del paesaggio si colorano del rosa del tramonto e l’auto procede nella valle di San Bernardino CA, a 55 miglia orarie cullata dalla chitarra di The Edge e dalle note di Where the streets have no name.
Finalmente arriviamo alla nostra meta: l’Harmony Motel nel pieno del deserto di Joshua Tree. A cena riusciamo a trovare un posto, sulla statale, che griglia la carne all’aperto: una esperienza culinaria rozza, ma terribilmente appagante.
Poi fin quasi a mezzanotte a sperimentare lo scatto perfetto della Via Lattea.
Il cielo è pieno di stelle che in posa, tutte in fila, immobili e pazienti, attendono che, stanchi, andiamo finalmente a dormire.
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