Non esiste posto al mondo come Las Vegas: luogo di incontro di gente proveniente da ogni angolo del pianeta, l’unico in cui differenze di età, ceto, razza e cultura si annullano davanti a un tavolo verde e a qualsiasi forma di divertimento urlato ed esibito ad ogni costo. Una delle ultime roccaforti negli Stati Uniti del fumo nei locali chiusi (nei casinò, naturalmente) e del bere per strada (sulla mitica Strip). Il solo in cui la prostituzione è legale, ma allo stesso tempo vietata, la summa di tutte le contraddizioni di questo Paese.
Le sue insegne la sera sono ipnotiche, l’aria condizionata nei mall e nei casinò è confortante e le luci sempre accese fanno perdere il senso del tempo.
E noi ci siamo persi letteralmente, per oltre 24 ore ad osservare questa strana Disneyland per adulti, questa incredibile industria che ha trasformato l’attesa in intrattenimento e l'”intrattenimento” in una macchina per soldi; guardiamo con curiosità le persone che ci lavorano, quelle che si divertono tra urla e schiamazzi, quelle che silenziose cercano la fortuna attorno ai tavoli da gioco, lasciandosi a volte massaggiare la schiena e le spalle da professioniste, e quelli che, come noi, restano semplicemente sbigottiti e increduli.
La sera a cena sperimentiamo una delle cose più tipiche, e “intellettualmente indifendibili” della cultura americana, dopo il free refill e il bigger is better: la cena a buffet in uno dei ristoranti dei casinò.
Poi a passeggio sulla Strip collezioniamo le immaginette delle prostitute distribuite tranquillamente per strada.
Bisogna vederla Las Vegas (fin nei suoi angoli più remoti e decadenti, lontani dai neon dei casinò), almeno una volta nella vita, per comprendere un po’ di più questo strano, strano Paese.
L’indomani con ancora le canzoni de The Killers che risuonano in auto, facciamo un salto al Gold & Silver Pawn, il banco dei pegni più famoso del pianeta, anche questo ennesima testimonianza di come tutto è possibile in questo angolo del pianeta dove perfino un robivecchi può diventare un’attrazione turistica.
Veeeeeeeegas! Caterina perfetta nella foto finale, non l’hanno presa a lavorare con loro 😬???