Anche se sta piovendo da 2 giorni, la curiosità di andare a vedere il posto in cui si formano le onde più alte del mondo è forte, e il faro di Nazaré e l’epica Praia do Norte sono come una calamita per noi.
Improvvisamente il cielo si apre sopra un vento sferzante e il mare continua a risuonare altisonante e profondo sotto le rocce del Forte di São Miguel. Rimaniamo incantati nel vedere fino a che altezza riescono ad arrivare queste onde che si caricano di acqua e potenza nel più esteso canyon sottomarino d’Europa, che termina proprio qui, a meno di un chilometro dagli scogli. È profondo circa 3.000 metri e lungo oltre 200 chilometri e fa da imbuto alla massa d’acqua che viene gonfiata dal vento. È uno spettacolo ipnotico, incredibile.
Ma la cosa ancor più strana è che Nazaré non è il tipico posto da surfisti, non è la California, niente a che vedere con le Hawaii; fino a qualche anno fa era un semplice paesino di pescatori dove le reti venivano tirate in spiaggia dai buoi, e per strada le donne anziane indossavano abiti tradizionali fatti di tanti strati per meglio ripararsi dai venti oceanici.
Anche a Peniche piove, ma non ci scoraggiano, confidiamo nel fatto che a questa longitudine folate improvvise possono spostare velocemente le nuvole e hanno il potere di mutare il cielo e gli umori.
Puntiamo dritti verso Cabo Carvoeiro, l’estremo ovest della penisola dove si erge un bel faro e da lì proseguiamo facendo tutto il periplo del promontorio fino a Papoa, fermandoci ad osservare ogni angolo di queste falesie modellate dal vento e dal mare. In nessun altro posto come in questo abbiamo mai sentito così forte la sconcertante sensazione del Finis Terrae.
E anche se, quasi sicuramente, di un altro oceano si tratta, non può che frullarci per la testa una vecchia e bellissima canzone dei Pearl Jam .
I fari hanno il loro fascino ineludibile e inespugnabile…😂