Primo approccio con Mosca e la Russia: lunghe code in attesa che tante incombenze vengano sbrigate e che possano essere elaborati e rilasciati dei bigliettini lascia-passare.
Così la mattina di buon ora corriamo sotto le mura del Cremlino e, scelta una coda tra le tante, aspettiamo pazienti che venga il nostro turno per entrare nella fortezza della capitale.
Le cupole a cipolla delle diverse chiese racchiuse nella cinta muraria sono di straordinaria bellezza e lo sfolgorio dell’oro di cui sono ricoperte fa subito dimenticare l’interminabile attesa. Sorprendenti sono anche gli interni, piccoli e angusti, stipati di tesori e interamente ricoperti di affreschi. Le iconostasi ripercorrono uno schema rapprentativo bizantino e ortodosso quasi sempre identico, ma la guida richiama la nostra attenzione su una presunta “bombola” tra le mani di Gesù che racchiude l’anima della Vergine. Una bombola del XII secolo: una rarità da scovare su quelle pareti fittamente decorate anche con la scarsissima luce che filtra dai finestroni in alto… La delusione poi nello scoprire che trattavasi di una banalissima bambola che l’oscurità e il misticismo della Cattedrale della Dormizione aveva trasformato nel nostro immaginario in un contenitore di metallo con tanto di pulsante per la vaporizzazione del gas.
Sulla Piazza Rossa restiamo per un po’ a guardare le 9 cupole colorate del complesso di chiese che circondano San Basilio, poi entriamo per provare la sensazione di perderci come in un labirinto, tra altari ricchi di oro e immagini sacre che si susseguono in uno schema sempre uguale.
Lungo uno dei lati della Piazza Rossa, proprio difronte alle mura del Cremlino, ci sono i magazzini ГУП, tempio del consumismo sovietico ieri, simbolo della rincorsa della modernità occidentale oggi.
La cena è subito georgiana, perché non di sola cultura vive l’uomo, ma anche di involtini di melanzane, pizze di formaggio e khinkali.
Ma i khinkali riproducono le cupole??? E soprattutto i samovar?Il the? I dolcini a buffet?
Non avere fretta, è solo il primo post dalla Russia
I khinkali sono come dei gelatini….